Sabato 30 Novembre 2024 Ore 16:00
Centro Congressi Medioevo – Viale Lucini 4, 22077 Olgiate Comasco (CO)
Presentazione dell'evento
A pochi giorni dalla “Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne”, il Circolo Culturale Ricreativo SARDEGNA di Como ha il piacere di invitarvi, sabato 30 novembre alle ore 16:00 presso il Centro congressi MEDIOEVO di Olgiate Comasco, all’evento “CON GRAZIA Trova la differenza” di e con Rossella Dassu.
Uno spettacolo teatrale che si ispira al romanzo autobiografico “Il paese del vento” di Grazia Deledda e attraverso il quale il pubblico viene accompagnato alla scoperta dei delicati equilibri che caratterizzano le relazioni, soprattutto durante la formazione sentimentale.
A conclusione della parte teatrale l’attrice Dassu, con il coinvolgimento del pubblico presente, partendo dal ruolo emblematico di Grazia Deledda nella letteratura dell’epoca, mettendo poi l’accento su alcuni passaggi storici determinanti per l’emancipazione femminile (diritto al voto, abrogazione di “ius corrigendi” e Matrimonio riparatore) cercherà di far emergere, anche attraverso la propria esperienza, che ruolo giochino gli stereotipi di genere nelle relazioni affettivo sentimentali evidenziando come l’immaginario collettivo relativo ai sentimenti si sia modificato nell’ultimo secolo (valore della verginità e del matrimonio, aspirazioni, religiosità).
A fine evento verrà offerto a tutti i partecipanti un rinfresco con la promozione di prodotti tipici sardi.
Lo spettacolo "con grazia"
In un gelido inverno del 1926 Grazia Deledda riceve il premio Nobel per la letteratura, dimostrando al mondo intero che anche le donne possono accedere a spazi ritenuti fino ad allora (quantomeno in Italia) di appannaggio esclusivamente maschile.
Se si considerano le origini della scrittrice “Nata in un paese, dove la donna è ancora considerata secondo criteri orientali, dunque segregata in casa con l’unica missione di lavorare e procreare”, la sua capacità di affermarsi all’interno dell’universo letterario dell’epoca diviene emblema della crisi della società patriarcale. Una società di cui lei stessa mette in evidenza le contraddizioni, attraverso narrazioni tutte al femminile, in cui le protagoniste pretendono di essere autrici e responsabili del loro destino, contro le aspettative della comunità all’interno della quale si trovano ad agire. Riproporre le parole della scrittrice sarda, a più di un secolo di distanza, vuole essere un’ occasione per mettere l’accento su quanto la determinazione ed il coraggio possano essere potenti strumenti di emancipazione, soprattutto quando gli episodi ricorrenti di femminicidi, stalking e violenze sessuali, ci ricordano che la parità di genere è ancora un obiettivo lontano da raggiungere.
A partire dal romanzo autobiografico “Il paese del vento” del 1931, il pubblico viene accompagnato alla scoperta dei delicati equilibri che caratterizzano le relazioni, soprattutto durante la formazione sentimentale. Il giorno del suo matrimonio, diretta verso la meta di villeggiatura del suo viaggio di nozze, Nina, una giovanissima donna, entra in contatto con una maschilità ruvida che la porta a mettere in discussione la sua fiducia nei confronti dell’universo maschile.
In questo viaggio fisico e metaforico, l’eroina deleddiana torna indietro nel tempo, a quel primo amore in cui si possono
riconoscere tutte le ingenuità nate da un immaginario romantico di stampo patriarcale, tipico della fine del secolo scorso.
Lo spettacolo si sviluppa a partire dal desiderio di materializzare la letteratura, trasferendo la pagina scritta sul corpo attoriale ed eliminando la quarta parete, quella distanza che separa la scena dal pubblico.
Gli spettatori e le spettatrici sono invitati/e ad entrare in una sorta di luogo della creazione letteraria (uno studio o un salotto), in cui il libro prende corpo, invitando ad un ascolto intimo e confidenziale.
il laboratorio "trova la differenza"
Laboratorio sul tema dell’amore e delle relazioni. Si parte dal ruolo emblematico di Grazia Deledda nella letteratura dell’epoca, mettendo l’accento su alcuni passaggi storici determinanti per l’emancipazione femminile (diritto al voto, abrogazione
di Jus corrigendi e Matrimonio riparatore) per poi invitare il pubblico ad intervenire su quanto l’immaginario collettivo relativo ai sentimenti si sia modificato nell’ultimo secolo (valore della verginità e del matrimonio, aspirazioni, religiosità).
Obiettivo del dibattito è quello di far emergere, anche attraverso la propria esperienza, che ruolo giochino gli stereotipi di genere nelle relazioni affettivo sentimentali.
Grazia Deledda
Grazia Deledda nel 1926 venne insignita del Premio Nobel per la letteratura dimostrando al mondo intero che le donne potevano accedere a spazi ritenuti fino ad allora di appannaggio esclusivamente maschile, una donna forte che ha mostrato come la determinazione e il coraggio possono essere potenti strumenti di emancipazione, soprattutto quando gli episodi ricorrenti di femminicidi, stalking e violenze sessuali, ci ricordano che la parità di genere è ancora un obiettivo lontano da raggiungere.
Rossella Dassu
Attrice e formatrice teatrale, vive e lavora a Bologna dal ’97.
Inizia il suo percorso artistico a Cagliari con la compagnia cada die teatro per cui è in scena in diverse produzioni. Nel 1997 si diploma come attrice al corso di formazione europea del C.R.S.T. di Pontedera. E’ finalista al Premio Scenario 1999 con lo spettacolo “Carta di Tulipano” della compagnia “Deicalciteatro”.
Vince ex-equo con il Teatro dell’Armadio il Primo Premio al concorso Teatro in Corto di Cagliari con lo spettacolo “Spesso mi guardi a volte no”. Nel 1998 fonda insieme ad altri operatori dello spettacolo l’Associazione Culturale Ca’Rossa con cui realizza produzioni teatrali e progetti di formazione nel territorio di Bologna e Provincia. E’ attrice per Teatri di vita in diversi spettacoli con la regia di Andrea Adriatico.
Dal 2022 collabora saltuariamente a spettacoli e produzioni per l’AtelierSì. E’ attrice in diversi film di Tonino De Bernardi che partecipano a Festival nazionali ed internazionali. Dal 2010 è autrice e interprete di spettacoli e progetti formativi che indagano tematiche relative agli stereotipi di genere.
Altre informazioni
Evento gratuito e a ingresso libero.
Durata dello spettacolo: 40 min
Durata del laboratorio: 1 h 30 min
Per altre informazioni e per prenotare rivolgersi al Circolo Culturale Ricreativo “Sardegna” ai seguenti contatti: