Circolo Sardegna 2023
Circolo Culturale Ricreativo SARDEGNA di Como APS
Serafina Mascia rieletta Presidente della FASI per il secondo mandato
Concluso il sesto Congresso della FASI (28, 29 e 30 ottobre 2016). Eletti i componenti
del Comitato Esecutivo e dei Collegi dei Probiviri e dei Revisori dei conti
Con
la
rielezione
di
Serafina
Mascia
alla
guida
della
FASI,
per
il
secondo
mandato,
si
sono
conclusi
i
lavori
del
sesto
Congresso
nazionale
della
FASI,
Federazione
Associazioni
Sarde
in
Italia,
al
centro
Congressi
SETAR
a
Quartu
S.
Elena.
Eletti
come
vicepresidenti Maurizio Sechi (vicario) e Paolo Pulina.
Il
dibattito,
intenso
e
vivace,
con
52
interventi,
fra
cui
i
rappresentanti
della
Regione
sarda,
il
vicepresidente
Raffaele
Paci,
l'Assessore
del
Lavoro
Virginia
Mura
e
l'assessore
dei
Trasporti
Massimo
Deiana.
Sono
stati
impegnati
350
delegati,
in
rappresentanza
dei
70
circoli
in
Italia,
i
presidenti
delle
Federazioni
e
di
alcuni
circoli
esteri,
Argentina,
Svizzera,
Germania,
Belgio,
Spagna,
Olanda,
Australia.
Presenti
anche
i
sindaci
delle
13
comunità,
colpite
dalla
drammatica
alluvione
del
2013,
a
cui
la
FASI
ha
destinato,
con
interventi
specifici
e
concreti,
i
225.000
euro
raccolti
con
le
sottoscrizioni
nel
territorio nazionale.
La
mattinata
della
giornata
conclusiva
di
domenica
30
ottobre
si
è
aperta
con
la
messa
celebrata
da
Monsignor
Arrigo
Miglio,
arcivescovo
di
Cagliari,
che
ha
espresso
parole
di
intensa
emozione
per
la
condizione
degli
emigrati
sardi
di
ieri
e
per
quella
degli
immigrati
di
oggi,
accomunati
dalla
tragedia
dello
sradicamento
e
dalla
difficoltà
dell’inserimento
e
della
integrazione,
che
richiedono
umanità
e
condivisione.
La
messa
ha
avuto
momenti
di
particolare
suggestione
con
la
voce
di
Anita
Curreli,
del
Circolo
di Padova, che ha cantato “Su Perdonu” e “Deu ti salvet Maria”.
Intervenuti,
nel
corso
della
mattinata,
fra
gli
altri,
il
nuovo
Coordinatore
nazionale
Giovani,
Mattia
Lilliu,
e
la
nuova
Coordinatrice
nazionale
delle
Donne,
Francesca
Concas,
eletti
ieri
alla
guida
di
questi
due
importanti
strumenti
della
vita
associativa
della
FASI.
Tante
le
iniziative
sviluppate
dalla
FASI
e
dai
Circoli,
oltre
1.300
eventi
negli
ultimi
tre
anni,
tante
le
nuove
idee
e
i
progetti
da
mettere
in
campo
nei
prossimi
mesi,
per
una
presenza
ancora
più
incisiva
dei
sardi
fuori
dalla
Sardegna,
che
con
il
volontariato
e
la
solidarietà
promuovono l’immagine, la cultura, la storia e le produzioni dell’isola.
La
FASI
è
impegnata
a
sviluppare
in
modo
concreto
un
rapporto
soprattutto
con
la
comunità
sociale
e
politica
della
Sardegna,
per
la
quale
i
Circoli
si
propongono
come
trait
d'union
vitale
per
lo
sviluppo
di
iniziative
in
tutti
i
campi,
secondo
le
specificità
di
ciascun
territorio
dove
operano.
Dal
lavoro
volontario
stanno
nascendo
centri
e
reti
di
servizio
nel
settore
in
particolare
della
internazionalizzazione
dei
prodotti
della
terra
e
delle
produzioni
di
eccellenza,
nell’arte,
nell’artigianato,
nella
letteratura,
nel
cinema
e
così via.
La
FASI
chiede,
a
questo
proposito,
che
venga
attivato
il
rapporto
diretto
con
gli
assessorati
dei
vari
campi
in
cui
i
Circoli
operano,
quali
gli assessorati alla Cultura, Agricoltura, Enti Locali e Turismo, settori nei quali si svolge prevalentemente l’attività dei Circoli.
La
FASI
chiede,
inoltre,
uno
snellimento
delle
procedure
burocratiche,
che
tengano
conto
della
specificità
della
condizione
dei
Circoli,
come
per
esempio
poter
accedere
ai
bandi
della
Regione,
senza
la
discriminante
della
residenza,
che
esclude
gli
emigrati
dalla
possibilità
di
accedervi.
I
Circoli
sono
associazioni
di
volontariato,
dove
i
soci
mettono
a
disposizione
tempo
ed
energie,
sottraendolo
al
proprio
privato,
per
l’attuazione
di
programmi
e
progetti,
di
promozione
e
valorizzazione
della
Sardegna,
secondo
quanto
richiedono
ai
Circoli le comunità locali, che vedono proprio nei Circoli un punto di riferimento e di approdo al di là del mare.
Sulle
questioni
poste
dal
mondo
dell’emigrazione,
in
Italia
e
all’estero,
alla
Regione
Sardegna
in
particolare
sui
trasporti,
la
FASI
esprime
soddisfazione
riguardo
alla
prospettiva
della
continuità
territoriale
uguale
per
tutti,
su
cui
ha
preso
formale
impegno
l’assessore
regionale
dei
Trasporti
Massimo
Deiana,
intervenuto
sabato,
e
su
cui
si
è
espresso
anche
il
sottosegretario
alla
Giustizia
Cosimo
Maria
Ferri,
intervenuto
nella
mattinata
di
domenica
a
nome
del
Governo:
secondo
gli
impegni
assunti,
la
cosiddetta
continuità
CT
1
da
9
mesi
all’anno
passerà
a
12
mesi
l'
anno
in
continuità
territoriale,
con
i
40
milioni
stanziati
dalla
Regione
e
con
il
concorso
dei
30 milioni messi a disposizione dal Governo.
Resta
da
definire
la
continuità
territoriale
CT
2,
che
riguarda
le
rotte
minori
(come
Verona,
Torino,
Bologna...).
La
FASI
chiede
certezze
sul
ripristino
delle
rotte
minori
da
e
per
la
Sardegna,
in
primo
luogo
per
l'economia
(basti
pensare
alle
fiere
a
Verona,
come
Vinitaly,
ma
non
solo...)
e
per
i
sardi
che
vogliono
mantenere
un
rapporto
con
la
Sardegna,
difendendo
il
diritto
alla
mobilità,
non
solo
dei
vecchi
emigrati, ma anche dei sardi di seconda e terza generazione.
Per
quanto
riguarda
la
continuità
marittima,
la
FASI
ha
ribadito
il
quadro
di
insoddisfazione
per
quello
che
sta
avvenendo,
dopo
la
creazione
del
monopolio
Moby-Tirrenia,
che
mette
a
rischio
il
diritto
acquisito
della
estensione
della
continuità
territoriale
anche
alle
seconde
e
terze
generazioni.
Da
anni
la
FASI
chiede
il
riconoscimento
della
peculiarità
della
Sardegna,
che
è
inscindibile
dalla
sua
condizione
di
insularità,
con
battaglie
che
hanno
portato
anche
a
Bruxelles
e
su
cui
sono
state
raccolte
50.000
firme
di
sardi
e
di
amministratori
dei
territori
in
cui
essi
vivono:
su
questa
richiesta
c'è
la
condivisione
del
sottosegretario
Ferri
sul
diritto
inalienabile
alla
mobilità, su cui il Governo si è impegnato a procedere in accordo con la Regione.
È
stata
votata
all'unanimità
una
mozione
indirizzata
al
Governo
e
alla
Regione
per
l’inserimento
di
programmi
in
lingua
sarda
nella
programmazione del servizio pubblico Rai, al pari delle altre lingue minoritarie.
Sono stati eletti i componenti del Comitato Esecutivo e dei Collegi dei Probiviri e dei Revisori dei conti.
Serafina
Mascia
(Padova),
rieletta
per
il
secondo
mandato
alla
presidenza
della
Federazione
delle
Associazioni
Sarde
nell’Italia
continentale,
sarà
affiancata
dai
vicepresidenti
Maurizio
Sechi,
vicario
(di
Gattinara),
e
Paolo
Pulina
(Pavia).
L’Esecutivo
è
composto
inoltre da Gemma Azuni (Ostia), Antonello Argiolas (Magenta), Bastianino Mossa (Piacenza) e Rita Daniela Murgia (Torino).
Nel
Congresso
sono
stati
eletti
anche
i
coordinatori
nazionali
delle
donne,
Francesca
Concas
(Firenze),
e
dei
giovani,
Mattia
Lilliu
(Firenze).
Dell’Esecutivo
fanno
altresì
parte
i
coordinatori
delle
Circoscrizioni
territoriali;
per
il
Nord-Ovest
Renzo
Caddeo
(Rivoli);
per
il
Centro
Nord/Lombardia
Giuseppe
Tiana
(Lecco);
per
il
Nord-Est
Mario
Ledda
(Fiorano
Modenese);
per
il
Centro-Sud
Simone
Pisano
(Livorno).
I
Revisori
eletti: Maria Elena Tanda (Padova), Giovanni Cervo (Milano) e Luciano Zucca (Pesaro).
I
Probiviri
eletti: Giulio Cesare Pittalis (Fiorano Modenese), Maria Concetta Marceddu (Udine) e Gian Paolo Collu (Rivoli).
Presidente onorario: Tonino Mulas; Presidente emerito: Filippo Soggiu.